Rimendi contro la cocciniglia

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Cactuslandia
view post Posted on 25/6/2015, 10:13




Guerra ai parassiti: la cocciniglia
Cocciniglia e Naftalina

Voglio raccontare, ai colleghi "amatori di piante grasse" che ne fossero interessati, la mia esperienza ormai piu' che decennale di guerra alla cocciniglia (specialmente alla cocciniglia delle radici) con prodotti come Naftalina e simili.

Tutto inizio' nel 1993 quando ascoltai una conferenza del professor Sleiter che sosteneva l'efficacia dell'uso di azioni preventive: come appunto mettere due palline di Naftalina assieme al drenaggio sul fondo durante i rinvasi. Essendo scettico ho voluto sperimentare su alcune piante colpite da cocciniglia l'efficacia del trattamento: ho messo della Naftalina su di un piatto e la pianta appoggiata sulla Naftalina, ho poi preso due strisce di cartone (di quelle usate dai pasticceri per incartare i dolci) e con esse ho collegato la pianta al piatto, poi ho messo pianta e piatto in una busta di plastica che ho chiuso con un pezzo di nastro adesivo. Dopo due giorni, quando ho aperto la busta, nel piatto c'erano diversi animali morti (non solo cocciniglie). Ho ripetuto dopo quindici giorni il trattamento e le cocciniglie nel piatto erano di meno. Da allora quando rinvaso aggiungo sempre un poco di Naftalina (a seconda delle dimensioni del vaso e della presenza o meno dei parassiti), grazie anche a questo le mie piante crescono meglio ed ho anche meno decessi. Ho pubblicizzato al massimo questa esperienza, che, nella versione con la canfora, e' piaciuta molto a chi ricerca i metodi "naturali" ed e' stata ripresa anche dalla televisione. Un mio amico entomologo ha confermato l'efficacia della Naftalina sollevando qualche dubbio sulla sua reperibilita': il problema sarebbe che la Naftalina non e' commerciabile in Italia. Tranquilli ! La norma viene scavalcata da produttori di antitarmici che miscelano la Naftalina ad altri prodotti (come canfora e Paradiclorobenzolo), personalmente trovo estremamente efficace un prodotto che compro in alcuni
supermercati, che, come si puo' leggere nella composizione, contiene il 73% di Naftalina. Naturalmente la bonta' del trattamento e' anche nella facilita' di impiego, e nella sua scarsa pericolosita' per le persone e per gli animali
domestici. Per avere la massima sicurezza dovremo pero' ripeterlo almeno due volte l'anno (non parlo di rinvasare le piante due volte l'anno ma solo di chiudere quelle infestate dalla cocciniglia in un ambiente saturo di naftalina); personalmente sono soddisfatto anche da un solo trattamento, ma dipende anche dalle condizioni climatiche e dalla salubrita' del nostro terrazzo.
Mi sono anche informato sugli eventuali effetti collaterali per le nostre amiche, sia spinose che non. Le piante sono in grado di assorbire solo prodotti idrosolubili (ne' la Naftalina ne' il paradiclorobenzolo lo sono); per quanto riguarda i gas sviluppati dalle palline, hanno molecole troppo grandi per poter essere assorbiti dalle piante. La cosa e' diversa per la canfora, che
invece e' in parte idrosolubile ma e' un prodotto di origine vegetale compatibile anche con le piante grasse: la sua azione anticocciniglia non e' cosi' intensa come per la naftalina ma ha comunque un'azione preventiva.
Per finire un consiglio migliore e meno complicato da attuare:
durante i rinvasi, aggiungete alla vostra miscela di terra alcuni cristalli delle palline di naftalina che avrete preventivamente ridotto in granuli, tritandole avvalendovi dell'uso di un martello.
L'unico difetto e' il lieve odore di canfora che si sprigionera' dai vostri vasi, ma il pregio e' quello di tenere lontani tutti i parassiti dalle vostre piante...
ovviamente parliamo di piante tenute all'aperto, sul balcone, terrazzo, giardino etc...

Insetti utili, lotta biologica con Cryptolaemus montrouzieri


Lo so, non è un granché da vedere e a molti appassionati di giardinaggio, specialmente del gentil sesso, farà pure un certo schifo ma se lo trovate sulle vostre piante e resistete alla tentazione di eliminarlo il prima possibile sappiate che il Cryptolaemus montrouzieri è uno dei migliori alleati che si possano avere nella lotta biologica ai parassiti.
Coleottero appartenente alla famiglia delle Coccinellidae, C. montrouzieri è infatti famoso per la sua capacità di predazione principalmente di cocciniglie. L’adulto si presenta lungo 4, massimo 5 mm e contrariamente alla maggior parte delle coccinellidae non possiede colori vivaci ma ha il corpo marrone e testa, punta delle ali e torace di color arancione.
La larva invece si ricopre di sostanze cerose di colore bianco che le danno l’aspetto di un batuffolo di cotone, cosa che a uno sgurdo superficiale la fanno sembrare molto simile al parassita da lei predato, appunto la coccinella cotonosa, e che di conseguenza le fa passare non pochi rischi, visto che spesso viene eliminata dalla pianta senza troppi complimenti, ignorando il fatto che è lì per aiutarci… Comunque, sia la larva che l’adulto sono attivi predatori tanto da essere commercializzati per la lotta biologica e vedono il loro principale utilizzo per difendere agrumi, piante da fiore, piante ornamentali, frutteti e vite, sia da tavolo che da vino.
La femmina dopo 5 giorni dall’accoppiamento depone circa 20 uova al giorno e può arrivare a un massimo di 300/400 uova prodotte. Una volta nate, le giovani larve predano solo le cocciniglie più giovani, poi, man mano che la larva cresce, un po’ tutti gli stadi del parassita. Prima di diventare adulto C. montrouzieri compie quattro stadi larvali. La temperatura ideale per il suo utilizzo si aggira intorno ai 25 gradi mentre sia l’eccesso di freddo che di caldo ne limitano la mobilità e la velocità di spostamento, abbassandone l’efficacia. La temperatura condiziona anche il tempo impiegato per la crescita da larva ad adulto: a 27 gradi la larva impiega un mese a diventare adulto mentre a 20 impiega 50 giorni.
C. montrouzieri è coleottero polifago, capace cioè di nutrirsi di più parassiti e, in mancanza delle cocciniglie (suo pasto preferito) non disdegna certo altre prede come gli afidi. Come si vede infatti nella galleria di foto, dove alcune larve si occupano di ripulire le rose dei miei vicini, Diego e Silvia; che, un po’ allarmati mi hanno riferito l’altro giorno di uno strano insetto che si è aggiunto agli afidi per completare l’opera di distruzione della povera pianta. Incuriosito dalla cosa, una volta sentita la descrizione però li ho tranquillizzati avendo subito capito di chi si trattava e presentandogli quello che di fatto è strano insetto che difende la loro rosa. Il giorno dopo i vicini erano entusiasti perché in una sola notte il potente alleato aveva completamente ripulito uno dei rosi colpiti dagli afidi. È proprio questa sua voracità (è capace di divorare fino a 300 larve prima di completare il suo ciclo) a consigliarlo, nella sua commercializzazione per la lotta biologica, quando gli attacchi di cocciniglie sono piuttosto seri e di solito non necessita di nessun ausilio “chimico”, se la cava egregiamente da sé.
Insomma, guardatelo bene e familiarizzateci un po’ e se avvistate C. montrouzieri nel vostro orto o giardino, non formalizzatevi troppo e superate l’eventuale repulsione per il suo aspetto fisico, la sua utilità nella lotta biologica ai parassiti delle piante è vermente importante per non farselo amico e prezioso alleato.
 
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view post Posted on 26/3/2016, 17:15
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Io sto lottando contro la cocciniglia da circa un anno, sta invadendo tutte le mie piante ma fino ad ora sono sempre riuscito a controllarla evitando attacchi massicci con alcool e sapone di marsiglia. Ora che sto facendo alcuni rinvasi però, ho trovato oltre alla solita cocciniglia cotonosa aerea anche della cocciniglia radicale.. Purtroppo nei supermercati la naftalina pura non si trova, ho preso un Antitarmico Jolly Plus che dovrebbe essere simile. Ho chiuso le piante svasate in bustoni e secchi e domani le rinvaserò mettendo le palline di antitarmico sul fondo di ogni vaso.. Spero funzioni
 
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1 replies since 25/6/2015, 10:13   525 views
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